Mi sembravi alto altissimo quando ero piccolino
eri il mio gigante buono che giocava a nascondino
mi batteva forte il cuore mentre stavo ad aspettare
felice di nascondermi ma anche di farmi trovare
Ti sentivo forte e a volte mi facevi un po' paura
ma eri il mio cavallo docile e il tappeto la pianura
e scendevo e camminavo nelle tue scarpe pesanti
fra colline di poltrone coi miei passi da gigante
Era dolce era dolcissimo lo ricordo e te lo dico
eri il mio piu' grande eroe eri il primo vero amico
sei pero' rimpicciolito i primi anni della scuola
tornavi tardi a casa e la mamma sempre sola
mi svegliavo d'improvviso e vi sentivo ancora urlare
eri sempre piu' nervoso e non mi stavi ad ascoltare
Altre volte mi picchiavi e le tue parole dure spalancavano soltanto
una vita di paure Eri assente irraggiungibile io ti odiavo
e te lo dico eri in sogno l'uomo nero eri a un tratto il
mio nemico E ho portato come un lutto il tuo sangue
nelle vene ma il mio cuore per dispetto ti voleva ancora bene
e ora babbo te lo scrivo come quando ero bambino
come quando per trovarci giocavamo a nascondino
E ora e' freddo anzi freddissimo piango mentre te lo dico
cosa aspetti ad arrivare babbo se mi sei amico
Era dolce era dolcissimo l'ho capito e te lo scrivo
quante volte io dovro' morire per sentirmi ancora vivo?
sentirmi ancora vivo?
jueves, 6 de diciembre de 2007
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